Descrizione
Nel primo testo teatrale, ‘Streghe’, Menadi, Korai e Streghe sono congiunte nel legame profondo, ancestrale: la Grande Madre, declinata nei vari nomi delle dee antiche (Iside,Demetra, ecc.) e nei vari nomi della Signora del Gioco (Diana, Erodiade, Dame Habonde, Bensotia, Madonna Horiente, ecc.). La vicenda di Agave è associata a quella di Dorotea la Zena per accomunarle in una disperazione di colpa per orrendi atti violenti che è loro indotta da una tradizione deviata del mito o dalla ideologia misogina controriformistica. Alcune donne degli antichi miti, ridotte ad immagine negativa come le Streghe, (Medea, Clitemnestra, Ifigenia), sono riprese nei rari frammenti, loro concessi dalla tradizione classica, in cui duramente denunciano la violenza del potere maschile.
Nel secondo testo teatrale, Caccia alle Streghe, organizzato per temi, proprio come in un convegno, si riprende la finzione di un documentario televisivo con interventi di ‘esperti’, proprio perché l’intento è di far conoscere, essendo ancora poco noti, i contesti, i modi, le ideologie, gli orrori, i nodi ancora misteriosi, dei processi alle streghe.
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